Carlo B. – Narrare Improprio

Il Re dei Sugolini

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Non smetto mai di stupirmi (e questo penso sia un bene) di quanto la realta’ sia inaspettata. Ci sono cosi’ tante persone, cosi tante variabili che in qualche modo esce sempre fuori qualcosa di inatteso, strano. A volte, quando ti dice proprio bene, questo qualcosa e’ una bella sorpresa.

Quando ero uno scolaretto delle elementari, la mia prima cotta si chiamava Chiara. Mi sembra fosse in prima o seconda. Era la piu’ chiacchierona di tutte e ispirava simpatia solo a vederla. Poi siamo cresciuti, ovviamente, e alle medie la mamma di Chiara era la mia professoressa di matematica. Aveva un maggiolone nero con cappotta bianca che si intonava perfettamente ai suoi capelli bianchissimi e sempre un po’ arruffati. Vivevano in un piccolo borgo a dieci minuti a piedi da casa mia, nella provincia toscana profonda, dove tutti sanno tutto di tutti, anche prima che tu sappia cose su di te.

Negli anni, com’e’ normale, ci siamo persi di vista e non sono piu’ andato a giocare in quella grande casa a dama cinese (gioco che allora mi sembrava misteriosissimo e difficile, e anche oggi). La sorella maggiore di chiara, Lalla, era spesso con noi quando giocavamo, ma alle elementari quattro, cinque anni di differenza sembrano un’eternita’.

Qualche giorno fa scopro che Lalla e’ diventata un’artista (oltre che mamma e insegnante). Mi piace piu’ di tutti questa scultura di donna che sembra galleggiare su un lago invisibile, o fare capolino sull’orlo di una vasca da bagno. A meta’ fra terra e acqua. Essere e non essere. E glielo volevo dire, ecco. Brava Lalla, non smettere.

Se volete vedere qualche suo lavoro, guardate il Re dei Sugolini o la sua pagina su faccialibro

Written by Carlo

09/02/2010 a 15:55

Una Risposta

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  1. Caro Carlo, è chiaro che ogni apprezzamento e commento mi renda felice e che quindi io risponda sempre e ringrazi quando qualcuno mi scrive sul blog…
    però stavolta è diverso per tre motivi.
    Il primo motivo è che ricordo perfettamente i pomeriggi quando venivi a trovare Chiara, eri un bambino dolce ed educato e ti toccava giocare con noi a Barbie (per fortuna avevamo anche un Ken).
    Il secondo motivo è che questo articolo è bellissimo. E’ condito di aneddoti veri e precisi che lasciano percepire un certo affetto per la nostra famiglia.
    Il terzo motivo è che l’intero tuo blog è scritto con intelligenza e passione e questo rende il post che parla di me, di noi, un vero onore.
    Grazie davvero e complimenti: sei diventato grande.
    lalla

    lalla

    11/02/2010 at 18:44


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